Ciò che passa e ciò che resta

Un giorno,  ciò che resta, si fermò a guardare ciò che passa mentre, quest’ultimo, riaffiorava alla memoria.

“Non rimarrai in compagnia ancora per molto.”  disse accigliato ciò che passa a ciò che resta.

“E perché?”: rispose infastidito ciò che resta.

Ciò che passa non rispose: gli si avvicinò con passo lento e deciso, gli girò intorno un paio di volte  ed infine tornò ancora faccia a faccia.

Fece una piroetta su se stesso e un balzo all’indietro. Si accovacciò a terra e si spogliò del suo mantello.

Quando si alzò in piedi, a quel punto si rivelò.

Una luce abbagliante travolse ciò che resta che, attonito, rimase fermo ad ammirare uno degli spettacoli più incredibili che avesse mai visto.

Era senza parole.

A quel punto ciò che passa, vedendo ciò che resta ormai accecato dalla sua luce, si rivestì.

Terminato il bagliore, ciò che resta, riuscì a vedere di nuovo.

A quel punto, ad occhi socchiusi e con un dolce sorriso, ciò che passa rispose:

“Perché non impari mai…”.